Natale antico
Com'era bello il Natale
quando io ero piccola creatura
quando per la via non si aveva paura
quando non si pensava solo ai regali.
La gente era contenta e anche chi aveva
niente cantava il Natale la canzone quando sentiva
il rintocco di campane e la festa si sentiva veramente
perchè pochi erano i malviventi stavano tutti spensierati
davanti al ceppo attizzando il tizzone aspettando la nottata.
Mentre s'accendevano i petardi, mamma friggeva le crespelle e
noi piccoli tutti arzilli aiutavamo ad impastare i susamielli, aspettavamo
che finisse il giorno per fare il cenone e per mangiare il capitone e chi non
aveva la possibilità degli spaghetti aglio e olio s'accontentava. A mezzanotte al
suono dolce delle campane venivano anche da lontano per andare dal Bambino
che nasceva e nel Presepe si metteva, se però la neve scendeva a fiocchi si rannulavano gli
occhi per la meraviglia e correvamo dalla Sacra Famiglia. Com'era bello il bello il Natale :
era odore di mandarini di nocciole e torroncini e noi creature accendevamo le fiammelle e si
cantava: Tu scendi dalle stelle, mentre a tavola si leggeva la letterina con tante promesse
a Gesù Bambino.
Com'era bello il
Natale quando
non si pensava
solo ai regali.
Rosa Staffiere
|